frangimondi è un progetto avviato a seguito della pandemia di Covid-19, promosso dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna grazie alla Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza e al Centro Alberto Manzi.
Una scuola di politiche per l’infanzia e l’adolescenza per riportare al centro della discussione conoscenze e pratiche che sembravano acquisite, anche alla luce del bisogno di “riconoscere nuovamente quello che davamo per scontato, prendendo atto che alcuni processi hanno travolto i principi” (Clede Maria Garavini, Garante Regionale Infanzia e Adolescenza) e di riconoscere anche che tanto è accaduto, in una dimensione di pieno e di vuoto.
Porsi domande insieme, parlarsi, cercare di costruire qualcosa nella dimensione del Noi, ascoltarsi con strumenti e in luoghi moltiplicati sono i metodi che ci diamo per costruire collettivamente, come bene pubblico, una scuola di politiche per l’infanzia. Abbiamo coinvolto e continuiamo a coinvolgere esperienze, persone e istituzioni che nelle diverse regioni italiane, con ruoli diversi, si occupano di politiche per bambini, bambine e adolescenti.
Il nome frangimondi vuole evocare le opere frangiflutti che proteggono i porti e rendono sicuri gli attracchi, ma sono anche i mondi rotti in cui stiamo cercando sensi nuovi e antichi, intrecci buoni per ripartire con una rinnovata sensibilità e competenza. Sempre al plurale, sempre in una moltiplicazione di sguardi, approcci, storie, metodologie, suoni, incontri.
Alberto Manzi richiamava al senso di responsabilità: in primis verso noi stessi, la nostra cultura, i nostri strumenti, le nostre visioni che incidono, toccano, accarezzano la realtà con azioni, relazioni, progetti che trasformano il reale.
La proposta di una scuola, di uno stare “in cerchio” con persone e istituzioni che accettano di mettere a disposizione le proprie conoscenze per costruire una “impossibile” cassetta di strumenti che ogni partecipante potrà padroneggiare poi a suo modo!
A chi è diretta?
- A chi opera nel privato sociale ed è chiamato a leggere bisogni e a immaginare opportunità per bambini e bambine.
- A chi lavora nella pubblica amministrazione e nelle istituzioni con ruoli decisori perché da nuove domande possono nascere nuove risposte.
- A chi lavora in prima linea con bambini, bambine e ragazzi, ma anche per chi decide con quali criteri approvare i progetti.
Obiettivi a medio e lungo termine
- Rendere maggiormente visibile, all’esterno e all’interno tra i suoi stessi membri, la comunità nazionale che pensa, progetta e realizza attività e progetti per l’infanzia e l’adolescenza.
- Condividere strumenti, intuizioni, esperienze, relazioni che possono implementare le politiche per l’infanzia e l’adolescenza sui territori locali.
- Costruire un luogo virtuale cui appartenere, grazie al quale ripensare il proprio lavoro.
- Provare a tenere una bussola, pur nei continui disorientamenti, per sentirsi insieme, con un atteggiamento di ricerca.
- Permettere a chiunque di migliorare nel proprio lavoro affinché bambini, bambine e adolescenti possano presto tornare a partecipare in contesti rinnovati e riqualificati.
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Le registrazioni degli incontri passati
Tenere la natura tra le mani è una possibilità che sempre più scuole, persone, associazioni scelgono come ricerca autentica di cittadinanza e partecipazione. In Occidente, la somma dei giardini privati supera quella delle aree protette: quante cose si potrebbero fare unendo i tanti pezzettini? Riflettiamo intorno al ruolo e ai modi con cui gli adulti si fanno testimoni di un impegno verso la natura.
Viene presentato il progetto del Centenario 100 parchi per Alberto Manzi realizzato insieme a ANCI Emilia-Romagna.
- Con Alice Centioni e Marco Priori, autori del libro 60 avventure da vivere in natura
e Stefano Sturloni, atelierista per 42 anni nelle scuole comunali dell’infanzia di Reggio Emilia, appassionato di scienze naturali. - Introduce Claudia Giudici, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
Le azioni partecipate in spazi pubblici rappresentano pratiche di incontro capaci di rafforzare i legami sociali e promuovere un rinnovato senso di appartenenza ai luoghi. Monica Guerra le ha raccolte in un libro all’incrocio tra pedagogia e architettura, suggerisce anche piccoli gesti in grado di attivare nuovi punti di vista sulla realtà.
- Con Monica Guerra, Università Milano Bicocca.
- Introduce Claudia Giudici, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
Architettura e scenografia toccano entrambi il tema dell’esperienza nello spazio, del sentire attraverso i sensi: quale “criterio premiante” metterebbero in un bando dedicato?
- Con Mao Fusina è architetto e designer, ha inventato un museo delle nuvole, disegna giocattoli e laboratori: ci racconta che cosa ha scoperto intorno ai bambini e alle bambine accompagnandoci in un viaggio per parole e immagini in cui anche il silenzio e gli odori prendono la nostra attenzione.
Serena Abagnato è musicista, scenografa e artista e ci svela le 5 cose che tiene con sé quando crea musica, immagini e scenografie per bambini. È lei ad aver accompagnato i silenzi e gli infiniti di Orzowei: nel webinar li scopriremo insieme. - Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
0Alberto Manzi sosteneva la necessità di “fare e disfare”: mettere in movimento il corpo, l’intelligenza, la sensibilità e le mani per riuscire a immaginare, farsi domande, produrre ipotesi e verificarle.
Come fare e disfare “poeticamente” il digitale?
L’emergenza legata alla pandemia ha messo in evidenza l’urgenza di comprendere ed analizzare un fenomeno nuovo, quello della povertà educativa ‘digitale’. Save the Children ha condotto uno studio, per la prima volta nel nostro Paese, teso a definire la povertà educativa digitale e a misurarla attraverso un nuovo strumento, AbCD – Autovalutazione di base delle Competenze Digitali.
Con Parole O-stili ci soffermiamo sulle relazioni, cuore della nostra vita, e sul digitale come strumento per poterle coltivare. Perché vivere il digitale non è una questione naturale: richiede educazione e cultura.
- Con Carlotta Bellomi, Save the children
Barbara Laura Alaimo, Parole O_stiliCon - Introduce Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
Parlare di bellezza è come parlare di infinito.Tutti ne abbiamo fatto esperienza, ma sfugge nel cercare parole e immagini per definirla.La bellezza è un luogo partecipato in cui ognuno può accedere e co-creare (o contemplare), è uno strumento per contrastare le povertà, è uno specchio per guardarsi con maggiore tenerezza. Mara Fabro cura da anni il progetto Bestiario Immaginato che la bellezza l’ha trovata nelle differenze di pelo, artigli, capelli, pelle, coda e colore. Con lei e Damatrà entriamo in un laboratorio di comunità per conoscere un possibile percorso inclusivo e partecipato che ha messo i bambini e le bambine al centro di azioni immaginifiche e trasformative.
Quando la bellezza svela l’inconoscibile?
Quale rapporto tra bellezza e immaginazione?
- Con Mara Fabro, Bestiario Immaginato
- Introduce Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
È più facile confrontarsi sulle domande di cui già conosciamo la risposta. Spesso è più comodo anticipare le domande dei bambini e delle bambine. O decidere di aggirarle per non trovarsele davanti. Fondazione Golinelli e Internazionale Kids si confrontano in due modi diversi e originali con le domande dei bambini.
Internazionale Kids cerca di raccontare il presente, di agganciare il reale; Fondazione Golinelli punta frequentemente l’obiettivo verso il futuro. La dimensione dell’imprevedibile scuote l’oggi e il domani, fa notizia, inchiesta e costruisce immaginari e possibili scenari.
- Con Lucia Tarantino e Eliana Porretta (Fondazione Golinelli)
Alberto Emiletti e Martina Recchiuti (Internazionale Kids). - Introduce Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
Da quali parole possiamo ripartire per immaginare insieme? Quali quelle da prendere sul serio? Le parole cambiano dall’infanzia all’adolescenza: dove e come? E cosa c’è prima delle parole?
- Con Stefano Laffi (Codici Ricerche)
e Silvia Vecchini (poetessa e scrittrice) - Introduce Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
Riprende l’anno scolastico, così come tanti progetti culturali, sociali e educativi per bambini e bambine. Come esplorare nuovamente il mondo? Come giocare? Soprattutto dopo due anni di pandemia che hanno cambiato i paradigmi della progettazione per l’infanzia.
- Con Monica Guerra e Francesca Antonacci (Università di Milano- Bicocca).
- Introduce Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
Alberto Manzi parlava del diritto a un mondo “di prima mano”: la possibilità di poterne fare esperienza diretta, di saper proporre a bambini e bambine mediazioni didattiche per una immersione nel mondo, per una sua più profonda comprensione.
Fare a mano è un gesto di cura: fare il pane o un dolce, cucire o ricamare… sono gesti che ci richiamano alle cose essenziali, a riti, persone, storie di cui l’essere umano continua a nutrirsi. Come sta in relazione con nuovi (o rinnovati) sguardi sull’infanzia?
- Con Pasquale Campanella, gruppo Wurmkos
Nicoletta Gramantieri, Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Bologna - Introduce Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
La pandemia ci offre la possibilità di ripensare le comunità educanti: è emersa chiaramente la fragilità delle nostre reti di adulti chiamati ad avere un ruolo verso ogni bambino e bambina, la povertà educativa e i divari sono aumentati.
Quali caratteristiche dovranno avere i progetti del prossimo futuro? Cosa sta emergendo dalle pratiche di questo periodo? Quali nuovi codici comunicativi dovremo creare per tornare a capirci?
Andiamo anche a Torino per osservare due progetti concreti in cui la scuola è stata rigeneratrice di comunità. Usando spazi che non ti aspetti, rivelando la bellezza laddove stava nascosta… possiamo immaginare che la scuola sia casa di 100 comunità?
- Con Maria Teresa Serranò, attività Istituzionali Con i bambini
Raffaella Valente, Fondazione Agnelli - Introduce Clede Maria Garavini, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
- Con Antonia Chiara Scardicchio, Università di Bari
Francesco Zurlo, Politecnico di Milano - Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.
Incontro di presentazione.
Con:
- Carla Garlatti, Autorità Garante per l’Infanzia e l’adolescenza
- Clede Maria Garavini, Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza
- Elisabetta Gualmini, Europarlamentare
- Emma Petitti, Presidente dell’Assemblea legislativa Emilia-Romagna
- Modera Alessandra Falconi, Centro Alberto Manzi.