Cos’è l’atelier digitale?
In questa pagina vogliamo fornirvi un’introduzione al concetto di “atelier digitale”, uno strumento prezioso per avvicinare al digitale nella scuola dell’infanzia, per rafforzare le competenze dei bambini fin dalla più tenera età in modo adeguato al loro sviluppo, per affrontare in modo creativo, critico e sicuro i media digitali e per sostenere bambini e bambine nell’orientarsi nel complesso mondo dei media.
Utilizzare in modo creativo la tecnologia può essere un’esperienza entusiasmante anche per gli educatori e le educatrici!
Le 8 proposte laboratoriali sostengono anche la creazione di un ponte educativo con le famiglie e con le altre istituzioni culturali che fanno parte della grande famiglia educativa.
Come dalle suggestioni di Alberto Manzi, infatti, è importante costruire insieme una nuova cultura tecnologica che pone al centro l’esperienza del bambino, il suo desiderio di scoprire e capire il mondo.
Lezione 1
Per una introduzione alla metodologia ispirata ai due grandi maestri italiani, Alberto Manzi e Bruno Munari partiamo dal concetto stesso di atelier digitale, definiamo qual è il suo approccio al digitale e a come si articola il ruolo dell’educatore.
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Lezione 2
Come applicare concretamente l’atelier digitale nella scuola dell’infanzia con l’appropriazione di un approccio digitale che tenga conto delle peculiarità di questa fascia d’età? Considerando ad esempio il bisogno di esperienze analogiche e la necessità di lavorare su “aree prossimali” che permettano ai bambini di avvicinarsi e iniziare qualcosa di nuovo, sostenendo allo stesso tempo lo sviluppo di “compiti a casa” che coltivino la creatività di adulti e bambini? Vogliamo proporvi alcune app creative con delle proposte di attività da “sperimentare” e link a esperienze stimolanti che possono essere utili per avvicinarsi al digitale in modo creativo.
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Proposta di attività #1
Vi presento il mio peluche
Proposta attività di #2
Giochi di forme e parole
Proposta di attività #3
Andar per boschi
8 proposte di Atelier Digitali
In questa sezione vi presentiamo 8 proposte operative per la comprensione creativa dei media.
Le attività si basano sulavoro di co-progettazione tra educatori, genitori e bambini durante il primo anno del progetto europeo Keep in Touch.
Natura in proiezione
Come si generano le ombre e cosa c’è dietro (o davanti) ad esse?
I bambini scoprono la natura delle ombre e le proprietà della proiezione attraverso una serie di attività di sperimentazione con diverse fonti di luce e materiali. A scuola, in una stanza buia, sperimenteranno prima cosa succede quando la luce del proiettore passa attraverso materiali naturali (foglie, fiori, rami, pietre), attraverso materiali trasparenti colorati, per poi scoprire come appaiono i materiali se li “guardano da vicino”, attraverso le lenti di un microscopio digitale. A casa, bambini e genitori andranno a “caccia di ombre” e sperimenteranno diverse fonti di luce e materiali, anche grazie a una scatola di “transizione”, che i bambini porteranno a casa da scuola e viceversa.
Safari fotografico tra i fiori
Come cambia la nostra prospettiva del mondo quando si guarda la natura attraverso una macchina fotografica?
L’osservazione ravvicinata di fiori e piante stimola la creatività e permette di esprimere i sentimenti. Il safari fotografico è un’ottima occasione per osservare la natura con occhi nuovi.
Attraverso il safari fotografico i bambini imparano a scattare e selezionare le foto in modo consapevole riflettendo sul contenuto e imparando che la bellezza è soggettiva.
Utilizzando delle app per il riconoscimento automatico, insegnanti, genitori e bambini possono inoltre trascorrere del tempo insieme nella natura e imparare cose nuove sulle piante che ci circondano.
Io come un albero
E se io cambiassi come un albero?
In questo atelier i bambini sperimentano come gli alberi siano tutti diversi e come cambino a seconda delle stagioni. Poi scoprono che anche loro, come gli alberi, sono tutti diversi, anche se hanno molte cose in comune. Ogni bambino segue un albero vicino a casa e lo osserva cambiare nel corso delle stagioni, le foto degli alberi vengono trasformate in sagome da decorare a piacere. Una tavolozza di colori principali verrà estratta e utilizzata dai bambini per creare bellissimi autoritratti, dove i colori degli alberi diventano i colori del loro viso, creando un legame profondo tra il bambino e l’albero.
Visi e luoghi
Domanda chiave: Può un volto diventare un paesaggio?
Sì, con un tablet, un foglio trasparente, un pennarello e tanta creatività!I bambini osservano e fotografano il paesaggio, la natura circostante e i volti dei nonni. Le foto scattate dai bambini diventano la base per la creazione di opere d’arte: le linee dei volti dei nonni si trasformano in nuovi paesaggi e alla fine, con l’aiuto di un proiettore, tutte le linee dei volti dei nonni vengono unite per creare una grande opera murale.
Bastoncino fa la… differenza
L’uso del digitale e la sua declinazione in varie modalità espressive possono sviluppare competenze nella lettura e nella traduzione di mondi reali e fantastici?
Ispirandosi al libro “Bastoncino” di J. Donaldson e A. Scheffler, i bambini inventano e creano piccole storie fotografiche, cortometraggi e spettacoli teatrali ispirati alle loro esperienze e riflessioni durante le escursioni con Bastoncino, un personaggio creato dai bambini con bastoncini di legno raccolti in natura, che seguirà i bambini durante le escursioni in famiglia e a scuola e li aiuterà a trovare luoghi inquinati e a riflettere sull’ambiente.
Una storia a catena
Quante storie possiamo trovare nell’immagine ingrandita e proiettata della natura?
La proiezione della natura ingrandita diventa lo sfondo per i giochi e l’invenzione di storie fantastiche…..I bambini raccolgono materiali naturali nell’ambiente circostante e scoprono nuove proprietà di questi materiali attraverso l’osservazione con un microscopio digitale. I materiali vengono raccolti in una scatola, che sarà l’oggetto di transizione che permetterà ai bambini di continuare le sperimentazioni iniziate a scuola a casa e viceversa. Collegando il microscopio al proiettore, gli ingrandimenti danno vita ad ambienti fantasiosi e suggestivi, con i quali i bambini possono giocare, interagire e sviluppare un personaggio che sarà portato a casa per lo sviluppo di una “storia a catena” comune.
Sperimentiamo i suoni dell’acqua
È possibile realizzare una propria versione della musica d’acqua di Händel con i suoni dell’acqua?
I puzzle audio e le sperimentazioni sonore sono adatti ai bambini a partire dai 3 anni e sono molto divertenti. I bambini possono cercare suoni casuali nell’ambiente e registrarli con una semplice app di registrazione. Mentre ascoltano, possono indovinare insieme ciò che sentono. A casa, genitori e bambini cercano suoni speciali dell’acqua, li creano e li registrano. A scuola, i bambini possono raccontare le loro esperienze con i suoni dell’acqua e ascoltare la “musica dell’acqua” originale di Händel. Ispirati dalla musica classica, i bambini possono mescolare i suoni dell’acqua dal vivo con la registrazione della musica classica. Alla fine creano la propria versione del capolavoro di Händel.
Anima… te stesso!
Cosa fa muovere le persone, i video e i film d’animazione?
Avete mai pensato a come viene realizzato un film? In realtà è molto semplice: si tratta di immagini fisse, una dopo l’altra, riprodotte molto velocemente (25 immagini al secondo). Anche prima del cinema, l’uomo aveva già inventato dei modi per creare immagini in movimento. In questo atelier scoprirete un modo per creare mini-animazioni e scoprirete l’arte della stop-motion. L’attività è pensata per incoraggiare l’attività fisica a casa e dare idee ai genitori su come far muovere di più i loro bambini in età prescolare. Inoltre, incoraggia i bambini a utilizzare tablet e smartphone in modo creativo. Fornisce conoscenze sul cinema e sui film d’animazione.